a cura di Paolo Ricca, Lamberto Barsottelli, Ernesto Balducci
Evangelo secondo Giovanni

Evangelo secondo Giovanni
Prezzo Fiera 28,80
Prezzo fiera 28,80 a cura di Paolo Ricca, Lamberto Barsottelli, Ernesto Balducci

Questa edizione dell’Evangelo di Giovanni è frutto della curatela di Paolo Ricca, pastore valdese, di Lamberto Barsottelli, padre dell’ordine francescano dei frati minori, e del sacerdote cattolico Ernesto Balducci: pubblicata negli anni post-conciliari in una veste diretta al grande pubblico contiene una riflessione accurata e profonda sulle problematiche da sempre suscitate dal quarto vangelo. Oggi, in collaborazione con la Fondazione Ernesto Balducci, riproponiamo questo testo fondante, arricchito da una nota di Alberto Melloni, certi che il lettore coglierà  nel vangelo giovanneo una complessità culturale spesso ignorata e la speranza di “un tempo nuovo della fede” che rimane intatta dai tempi del Concilio e purtroppo ancora insoddisfatta . 

La complessità interpretativa dell’evangelo di Giovanni “non fa però ombra alcuna al fascino dell’opera, semmai vi contribuisce, e soprattutto non incide negativamente sul valore e sulla forza del messaggio in esso contenuto. […] Tutto è problematico nel quarto evangelo tranne il suo messaggio. Giovanni è un enigma, ma il suo evangelo non lo è.”

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Primo capitolo

Dall'Introduzione di Paolo Ricca

L’evangelo anonimo attribuito dalla tradizione a Giovanni, uno dei dodici apostoli di Gesù, è senza dubbio il maggior enigma letterario e teologico del Nuovo Testamento. La questione dell’autore, tuttora insoluta (l’attribuzione a Giovanni, figlio di Zebedeo, per quanto antica, è molto azzardata, e altri nomi proposti - Giovanni Marco, Giovanni il presbitero, Lazzaro - suscitano perplessità ancora maggiori), è un problema minore. Le grosse questioni sono l’origine storica, l’indole letteraria, la fisionomia teologica del quarto evangelo, e la sua collocazione nel quadro del cristianesimo primitivo.

L’esistenza stessa di quest’opera costituisce un problema. Ci si deve infatti chiedere: perché ancora un evangelo? La domanda non è frivola. Dato che ce n’erano già altri tre, che senso ha, accanto e oltre a questi, un quarto evangelo? Forse che i primi tre non bastavano? A chi non bastavano, e perché? Era proprio necessaria, dopo i sinottici, un’opera chiaramente e volutamente non sinottica? Forse Giovanni, ammesso che conoscesse i primi tre evangeli o almeno parte delle tradizioni che han dato loro origine, non ne era pienamente soddisfatto? In che senso avrebbe potuto non esserlo? Li considerava incompleti sul piano storico? O insufficienti sul piano teologico? O l’una e l’altra cosa insieme? Componendo un nuovo evangelo, diverso dai precedenti, l’autore voleva solo completarli o anche rettificarli? Oppure il suo intento era più radicale ancora: offrire una nuova versione dell’evangelo cristiano, che senza porsi in aperta alternativa a quelle già esistenti, se ne scostasse però nettamente sia per il contenuto in gran parte inedito sia per l’originalità dell’interpretazione?

In questa linea si è fatto un passo di più e, a diverse riprese, s’è avanzata l’ipotesi di un Giovanni teologicamente tanto indipendente da offrire in pratica una vera e propria reinterpretazione dell’evangelo, ponendosi così ai margini del pensiero cristiano ufficiale e sfiorando persino, su alcuni punti, i limiti dell’eterodossia.

Ma se anche così fosse, molte domande restano aperte: questa ipotetica reinterpretazione giovannica dell’evangelo è da attribuire a un singolo teologo, l’anonimo autore del quarto evangelo, oppure dev’esser fatta risalire a un ambiente cristiano particolare: una scuola teologica, ad esempio, o addirittura una “chiesa (giovannica) nella chiesa”? La stessa tradizione evangelica che sta alla base del quarto evangelo ed è, secondo ogni evidenza, indipendente da quelle poi confluite nei sinottici, in quali settori della chiesa del primo secolo è stata custodita e trasmessa, e attraverso quali fasi successive ha raggiunto la sua attuale forma scritta? Dato che il materiale giovannico è accuratamente selezionato, a quali criteri si è ispirata l’opera di selezione? E quale parte vi ha avuto l’utilizzazione orale del materiale a scopo liturgico, didattico o missionario? In che misura il quarto evangelo prima di essere scritto è stato predicato? Ma predicato a chi? E poi scritto per chi? Cosa si deve dedurre in proposito dall’indicazione esplicita, ma alquanto generica, contenuta nell’evangelo stesso (2031)?

Specifiche

  • Pagine: 360
  • Anno Pubblicazione: 2019
  • Formato: 21x15x2,5 cm
  • Isbn: 978-88-32127-03-4
  • Prezzo copertina: 36,00

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