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Edizioni Il Fiorino

Mariarosa Zanasi
LA GIRANDOLINA

LA GIRANDOLINA
Prezzo Fiera 10,00
Prezzo fiera 10,00 Racconti e filastrocche per bambini (vedi video presentazione)

Disponibili "LA GIRANDOLINA - LA GIRANDOLINA ROSA - LA GIRANDOLINA VERDINA"
Sono i bambini spesso ad insegnare i buoni sentimenti agli adulti. La loro fiducia è illuminata e il loro cuore grande. Nelle novelle agognano "il lieto fine" come illustrato in questi dieci racconti adatti a bambini di 4-8 anni.

Primo capitolo

I riccioli di Benny

Benny aveva gli occhi blu e i capelli color del fieno con lunghi riccioli che arrivavano alle spalle. Frequentava la terza elementare di una scuola Steineriana. Il modello di questa scuola prevede anche molti lavori manuali, artigianali e artistici: pittura, scultura, musica, giardinaggio, lavorazione del legno e dei metalli, lavoro a maglia, cucito… e tanto altro. L’aula non ha una disposizione definita: i bambini spesso sono seduti in cerchio sulla moquette per meglio interagire tra di loro e scambiarsi i posti.  Esplorare le attitudini e potenzialità del bambino è un obiettivo primario. I genitori avevano scelto questa scuola perché il padre e il nonno di Benny l’avevano frequentata.

Il compagno preferito di Benny era Christian anche lui con i capelli biondi e ricciolini. Si ammalava spesso e faceva lunghe assenze. Ormai da oltre un mese non andava a scuola e Benny sentiva molto la sua mancanza. Quando ritornò aveva in testa un berrettino di lana che gli ricopriva tutta la fronte e anche un po’ le orecchie. “Togliti il berretto” disse un compagno. “Non posso ho avuto i pidocchi, la mamma mi ha spalmato in testa una lozione” rispose Christian. Non era vero. Christian si sedette di fianco a Benny e si confidò: “ Non è vero che ho avuto i pidocchi, sono senza capelli e mi vergogno. Ecco perché tengo il berretto. Sono pelato perché sono stato molto malato, ho avuto la leucemia, una malattia del sangue e ho fatto una cura che mi ha fatto cadere i capelli. Ci vorranno dei mesi perché ricrescano; allora mi toglierò il berretto”.

A Benny venne una stretta al cuore perché amava tanto il suo amico. Pensò e ripensò come aiutarlo. Gli venne un’ idea. Appena arrivato a casa avrebbe confezionato una parrucca con i suoi capelli. Prese le forbici e si tagliò i capelli a livello delle orecchie. Lunghi riccioli caddero a terra ma Benny si piacque anche con i riccioli corti che adornavano ora il suo bel viso. Era stato un bravo parrucchiere!  Prese un palloncino color pelle e iniziò a gonfiarlo, si guardò allo specchio e quando vide che aveva le dimensioni della sua testa lo annodò per bene. Prima però con il metro aveva misurato la circonferenza della sua testa per adattare quella del palloncino. Sapeva che Christian aveva la sua misura perché tante volte si erano scambiati i berrettini per scherzo! Prese un gesso e disegnò sul palloncino la fronte, le orecchie e abbozzò il collo. Dal ripostiglio della cucina prese una reticella in cotone morbido con due cordoncini elasticizzati alle estremità, che sua mamma utilizzava per andare a fare la spesa: l’appoggiò sulla testa del palloncino e studiò come adattarla. Intanto aveva i fori troppo grossi e con l’ago e il filo li restrinse.

Cucì anche un grosso strappo. Prese dal cassetto della nonna un pezzo di stoffa di lana leggera, lo ritagliò esattamente come la reticella e lo cucì in alcuni punti ad essa.  Alla fine ne ricavò una cuffietta. La indossò, la provò su se stesso, vide che calzava bene, che era della giusta misura, la mise sul palloncino e con un uncino e una pinzetta passò delle ciocche di capelli entro i fori. Intanto preparò la colla e con un pennello la distribuì sulla reticella e incollò una parte di capelli. Lasciò liberi i riccioli. Poi pensò all’acconciatura. Iniziò dalla fronte: prese i riccioli più corti e con molta cura li fece girare in avanti in modo da ricavare una frangia ricciolina che coprisse bene l’attaccatura poi incorniciò tutto il viso e anche la nuca. Utilizzò di lato i capelli di media lunghezza e dietro incollò i più lunghi. Aggiunse della colla, aspettò che  si indurisse poi con un filo sottile unì le ciocche che si dividevano in modo da nascondere bene la cuffietta.

Il giorno dopo Benny che compiva otto anni invitò Christian a casa sua a giocare e a mangiare la torta. Dopo aver spento le candeline fece indossare a Christian la parrucca. Immaginate lo stupore di Christian. La parrucca calzava alla perfezione. Benny annodò i due cordoncini elasticizzati in modo che la parrucca rimanesse bene aderente. Sembravano proprio i capelli di Christian….

Guardandosi allo specchio era così felice che non stava più nella pelle. Come erano contenti i due bambini! Benny per aver aiutato il suo amico che amava e Christian perché si sentiva amato e avrebbe potuto togliersi il berretto.

Il giorno dopo arrivò a scuola con tanti riccioli che sembrava un angioletto cherubino e tutti i compagni rimasero a bocca aperta…

Benny da grande divenne un bravo Ematologo, il medico che cura le malattie del sangue.

 

Otto anni ha compiuto

un bambino riccioluto,

dagli occhi blu

come quelli di Marilù.

Con un visetto

che sembra un angioletto

corre veloce

con le sue cioce.

Ha il cuore pieno

del color del fieno,

perché d’oro è

come la corona del Re

Specifiche

  • Pagine: 72
  • Isbn: 978-88-7549-796-5
  • Prezzo copertina: 10,00

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