Bicio Fabbri
RITORNO A PRAGA

RITORNO A PRAGA
Prezzo Fiera 14,00
Prezzo fiera 14,00

“Di solito quando viaggio, porto con me un quaderno e in questo quaderno metto di tutto: disegni, impressioni, aneddoti, insomma tutto quello che mi passa per la testa.”
Nell’agosto 1987, Bicio parte con l’amico bassista “Finestra Pinelli” per un’avventura hippy a Praga. Una città ancora sotto il dominio dell’Unione Sovietica, ma che già esprimeva un forte desiderio di libertà. Praga è continuamente nella sua testa e nel 2016, con un improbabile viaggio super organizzato in pullman in compagnia di 55 pensionati, parte all’alba di una mattina di primavera. Se allora il loro vessillo fu la chitarra, dopo trent’anni è un coloratissimo piumino per la polvere impugnato, come una bandiera, dall’immancabile guida.

Fabrizio Bicio Fabbri, nato a Palazzuolo sul Senio (FI) nel 1954, è pittore, disegnatore di fumetti e vignette di satira. Fin da bambino ha le idee ben chiare: disegna e divora fumetti. Nel 1973 si diploma al Liceo Artistico di Bologna, città in grande fermento creativo. Nel tempo sperimenta diverse tecniche pittoriche e crea fumetti e vignette per numerosi giornali e riviste di satira tra cui Frigidaire, Zut, Tango, Emme, Cuore, Re nudo e Il nuovo Male. Le sue opere sono state esposte in numerose mostre collettive e personali in Italia. Nel 2007 riceve il premio per la satira di Forte dei Marmi, nel 2011 partecipa alla Biennale di Venezia e nel 2015 alla Biennale del Muro dipinto di Dozza (IM). Tra le sue recenti pubblicazioni: per GRRRZETIC Ed. Periferie (2009), per Barricate Ed. Ti amo, perché (2014) e Gesù l’indiano (2015), mentre per Corraini Ed. Non vi è nulla di più astratto del reale: la vita del pittore Giorgio Morandi a fumetti, testi di C. Bolognini (2015).

Coltivar la Satira - Intervista a Fabrizio Bicio Fabbri (di Patrizia Boi)

I fumetti sono stati la sua passione fin da piccolo quando si divertiva a dipingere e disegnare soggetti reali e immaginari. A guardare molti dei suoi quadri sembra che le figure a zig-zag, i colori accesi e le forme incastrate le une nelle altre come puzzle siano un gioco della mente per mettere a posto idee, concetti e parole. È come se avesse coltivato semi immaginari che hanno via via invaso tutto lo spazio e i cui frutti vengono immortalati sulla tela con un linguaggio antico quanto quello dei graffiti. Ogni scrittore porta sempre con sé un taccuino per annotare sensazioni, trame e abbozzi di personaggi. Bicio Fabbri, invece, nel taccuino appunta disegni, schizzi, macchie di colore utilizzando il suo linguaggio interiore di vignettista. Non è facile capire dove collocare la cortina che separa il vero dal falso nelle opere di Bicio, pittore, disegnatore, umorista.

I quadri di questo artista toscano prendono spunto dagli “omini che irradiano” e dai “cani che latrano” del newyorkese Keith Haring, da quel flusso grafico che colora tele e muri da lui dipinti. Ma il suo cavallo di battaglia è sempre stato il fumetto sociale e umoristico che lo ha condotto a collaborare con un ampio ventaglio di riviste di Satira come FrigidaireCuoreRenudoZutXLEmmeEllin Selae e a pubblicare libri come Vieni avanti creativoGesù l'indiano e Ti amo, perché. E di certo è stato fondamentale il suo incontro con Vincenzo Sparagna che ha scritto la prefazione del libro Ritorno a Praga pubblicato con la casa editrice “dei Merangoli”. [...]

Specifiche

  • Pagine: 148
  • Anno Pubblicazione: 2019
  • Formato: 17x20
  • Isbn: 978-88-98981-38-0
  • Prezzo copertina: 16

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