Il racconto

L’essenziale è invisibile agli occhi?

 

Non sono chiare le cause della fine di Gengis Khan,  ma secondo una leggenda morì a seguito di una caduta da cavallo.
Sembra che il suo declino sia stato tramandato a voce a causa di oggetti magici che sono intervenuti nella storia, cambiando forse il destino dell’umanità visto che, dopo aver conquistato tutta l’Asia, il Condottiero stava invadendo anche l’Europa.

Tutto iniziò con una guerra scatenata e vinta da Gengis Khan contro l’Imperatore Xia. Questa guerra per una volta non è nata da un fatto di sangue, ma da un matrimonio fallito a causa di una cicatrice che segnava il volto della figlia del Condottiero mongolo.

Quando Gengis Khan la propose in moglie al figlio dell’Imperatore, il ragazzo vide la cicatrice e la interpretò come un segno di sterilità.

Gengis Khan non riusciva a capire: di quale cicatrice parlava il giovane?

La stessa domanda se l’era fatta l’Imperatore Xia che, sulle prime, dava ragione a Gengis Khan, ma quando il promesso sposo porse a suo padre un oggetto che mise davanti agli occhi, Xia dovette ricredersi. Per convincere Gengis Khan lo invitarono a usare quei due pezzi di vetro tenuti insieme da bastoncini di legno.

Era stato Marco Polo a portare l’oggetto in Oriente da un convento dei Domenicani, dove un frate mentre lavorava il vetro inventò i primi occhiali da vista.

Per un attimo Gengis Khan riuscì a vedere il volto della figlia sfregiato da una cicatrice spessa come una cucitura di cuoio e rilevata come la lebbra.

Il Condottiero non sapeva di esser miope. A dire il vero non sapeva nemmeno cosa fosse la miopia e non volle credere a ciò che vedeva, pensando che sul vetro di quell’oggetto bizzarro si stava consumando un rito magico di cui ebbe paura.

Gengis Khan si strappò gli occhiali di dosso e li gettò per terra e questi furono allontanati a colpi di scopa da un servo ancora prima che Xia potesse salvarli dall’oblio.

Xia ritenne tutto ciò un atto ostile e nonostante le catastrofiche conseguenze che avrebbe potuto portare lo sconsiderato gesto di Gengis Khan, nessuno si era mai sognato di spiegargli cos’era successo sulla guancia della figlia quella volta che, correndo sulle colline della Mongolia, era caduta  andando a sbattere su un ramo secco.

Per colpa di una cicatrice che gli occhiali resero visibile e di una scopa, che la resero invisibile, guerra fu.

Ci volle qualche anno e una volta vinta la guerra, Gengis Khan obbligò il figlio dell’Imperatore a giurare che nessuna cicatrice sfregiava il volto della figlia e che, quindi, avrebbe potuto sposarla per avere discendenza.

Con la forza di questo giuramento il Condottiero si stava dirigendo a cavallo alla cerimonia nuziale e si trovò a ripercorrere il tratto di collina dove la figlia era caduta anni prima. Il suo cavallo inciampò nello stesso punto.

Per quella caduta da cavallo, avvenuta durante la cavalcata che lo avrebbe portato  alle nozze della figlia, che avrebbe sposato il figlio dell’Imperatore,

che aveva prima detto di aver visto la cicatrice e dopo di aver giurato il contrario,  il cui padre aveva dichiarato guerra a Gengis Khan  a causa degli occhiali fatti spazzare via da un servo con una semplice scopa di saggina…

Per quella caduta, secondo la leggenda e dopo una lunga agonia, Gengis Khan morì.

La figlia del Condottiero, per volere di Xia sposò il servo che, al posto della fede nuziale, le donò la scopa. Ebbe sette figli, anche se, ovviamente, non garantirono a Gengis Khan nessuna gloriosa discendenza.

 

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