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Cosimo D. Pascarelli
Memorandi da Fenestrelle … a Cefalonia … fino ai giorni nostri

Memorandi da Fenestrelle … a Cefalonia … fino ai giorni nostri
Prezzo Fiera 17,00
Prezzo fiera 17,00 Memoria – Cultura – Identità di una comunità del Basso Materano

Una ricerca storica, sociale e antropologica che illustra la vita e le opere di alcune prestigiose persona-lità: studiosi dell’economia, della  meccanica, della medicina, della politica, del mondo accademico, dello sport, così pure della magistratura, del clero che si sono distinti con vero e sincero orgoglio umano e scientifico, con  passione e il buon esempio.  

Inoltre affiorano annotazioni sulle bugie e i falsi della storia e, in particolare, sull’annosa e scandalosa Questione Meridionale, di cui ne viene rigettata l’assurda ed infelice etichetta, che è stata creata di proposito, e che, ancora oggi, purtroppo, fa sentire il peso e il danno di percezione e di immagine di un territorio tra i più belli e ricchi della nostra grande Italia.

Si riconosce di non poter e non dover assolutizzare un certo “status”  nazionale indecoroso dell’attuale epoca storica  ma, con effetto alone, si stigmatizza la lentezza e la distrazione di alcune frange della classe  politica,  per la scarsa operosità e la non puntualità nei confronti dei  problemi che attendono di essere risolti, e portati a buon fine.

Inoltre, viene richiamato, il saccheggio operato al Sud Italia dai “rapaci” piemontesi, soprattutto con la com-plicità di Giuseppe Garibaldi, apportando danni ingenti, massacro di vite  umane, arretratezza e stagnazione, ossia un immobilismo, una penuria   fino agli anni ‘50.  Ma, dopo tutto, non è mancata la ripresa con il tanto atteso sviluppo economico, culturale e sociale.

Primo capitolo

La scelta dei metodi: biografico, autobiografico e dell’intervista per un tentativo di recupero e aggiornamento della memoria storica, sociale e culturale della comunità di Montalbano Jonico, con il possibile supporto della documentazione di riferimento delle famiglie e dei personaggi presi in considerazione, offre maggiore credito e garanzia al racconto, in quanto paradigmi fondamentali dell’epistemologia storica e socio-antropologica. Tale assunto è stato per me una buona guida per l’esito positivo di questo lavoro, richiamandomi pure al “metodo di ricerca storica” «École des Annales d’historie économique et social» fondata nel 1929 da Marc Bloch e Lucien Febvre (F. Braudel, G.Duby, J. Le Goff, P. Nora, M. Vovelle, ed altri si associarono in seguito).
Un grazie di cuore alle famiglie e alle persone di cui sono riuscito a raccogliere i profili con la rispettiva buona documentazione ricevuta e il racconto orale/scritto, e ringrazio ancora tutte le altre persone che, di proprio pugno oppure con opportuno questionario, da me proposto, mi hanno fornito notizie e documenti sui personali profili e relative carriere professionali. Pertanto, un doveroso ringraziamento all’Amministrazione Comunale di Montalbano Jonico: i componenti del Consiglio Comunale ed i componenti della rispettiva Giunta Comunale per il “Patrocinio” e per la concessione all’uso del “logo” del Municipio sul libro. Ringrazio in modo particolare Don Filippo Lombardi per l’aiuto offerto con la raccolta dei dati e la sisntesi di un cospicuo periodo interessante della storia del clero di Montalbano Jonico. Così pure ringrazio Paolo Cosentini per le notizie concesse inerenti al profilo famigliare di suo nonno, «nonno Paolo». Un ringraziamento rivolgo al Notaio Dott. Prospero Mobilio e alla sorella, Prof.ssa Antonietta, per la gentile collaborazione, e ringrazio pure il Prof. Carlo Tallarigo, Direttore U.O.C. di Urologia Ospedale “G. Fracastoro” ULSS 20 di Verona, già collaboratore del Prof. Gaetano Mobilio (Università di Verona), per la sua professionalità e la sensibilità umana. Ringrazio la collaborazione offerta dalle maestre: Caterina Glionna, Rosanna Amendola e Olga Simonetti in Perna. Ringrazio il Prof. Leonardo Giordano per il profilo dedicato alla breve esistenza di Leucio Miele, ma ricca e significativa sul piano intelletuale, morale, e così pure nel contesto politico territoriale del Metapontino. Un affettuoso ringraziamento rivolgo al maestro Maurizio Amendola per la positiva collaborazione e le notizie offerte alla ricerca. Ringrazio il Dott. Egidio Lunati per il materiale fornito. Ringrazio pure la famiglia Romeo per le notizie e i documenti ricevuti. Sono molto grato, e ringrazio il Prof. Salvatore Novo e il Prof. Enrico Geraci (della Scuola di Sapecializzazione in Cardiologia ed Emodinamica) del Policlinico della Università di Palermo per le notizie fornite, per il ricordo, l’affetto, e la stima che conservano nei confronti del loro Maestro, Prof. Giuseppe Schirosa.
Ho ricevuto pure la collaborazione da parte del Dott. Maurizio, medico cardiologo, figlio del Prof. Giuseppe Schirosa, che ringrazio. Ringrazio gli amici del “Circolo Legambiente Montalbano” per la interessante foto panoramica del nostro paese, che mi hanno consentito di pubblicarla con piacere sulla quarta pagina di copertina.
Grato, ringrazio il Dott. Domenico Galetta, Chirurgo toracico e oncologo per la cortese intervista concessa presso la sede “I.E O.” di Milano. Ringrazio il Prof. Nicola Cospite per le notizie sue personali e dello zio Prof. Michele. Ringrazio la gentile collaborazione di Antonio Quinto per le notizie del suo avo, il Magistrato Dott. Leonardo Quinto. Ringrazio con affetto l’amico “commilitone” Carlo Maria Caldedara (Milano) che, tra l’altro, mi ha fatto ricordare il periodo del servizio militare trascorso insieme presso il 48° Reggimento Fanteria ‘Ferrara’ C.A.R. a Campobasso nel 1970, per le notizie e la documentazione dello zio, don Filippo Santagata. Ringrazio la Prof.ssa Lina Sgrò per avere fornito lo stornello scritto da suo padre, Raffaele, e riportato nella “quarta di copertina”. Ringrazio pure la gentile disponibilità del Tenente Generale Giuseppe Todisco per le notizie personali e i documenti. Un ringraziamento per l’amico Nicola Curatelli che mi ha, con certosina pazienza, seguito e sostenuto in questa ricerca con fattiva collaborazione. Ringrazio il Prof. Gino Lorè e il cognato Senatore Dott. Antonino Monteleone per le rispettive notizie concesse.
Ringrazio l’amico On. Dott. Domenico Izzo per l’intervista concessa e per l’opportunità di potersi raccontare. Un grazie di cuore all’amico e compagno di scuola elementare, Tonino Diazenna, per l’intervista e le annotazioni sul teatro amatoriale e il folklore locale, illustrando con l’arte teatrale i modelli e gli stili di vita tradizionali del nostro paese. Ringrazio di cuore la gentile e affettuosa collaborazione del Dott. Juri Bossuto, giornalista e storico (già Sindaco di Fenestrelle e Consigliere della Regione Piemonte), così pure, con uguali sentimenti, ringrazio il Prof. Mario Reviglio, studioso di storia ed in particolare per gli studi interessanti sui briganti e le brigantesse del Piemonte. Ringrazio ancora con stima per l’aiuto e la disponibilità produttiva da parte di Moreno Antoard, collaboratore del Bollettino della Società Storica Pinerolese (TO). Ritengo cospicua per una base di dialogo, nonché di riflessione, la raccolta di documentazione storica e socio-antropologica, con relative notizie volontarie di testimonianze e di espressioni, rispettivamente, dei vissuti esistenziali e degli impegni e ruoli nelle personali scelte produttive di vita quotidiana e professionale, rendendosi pure interpreti e partecipi per il buon esito di questa mia volontaria iniziativa, con documenti significativi e di positivi contenuti intellettuali, di suggestioni ed emozioni.
La nostra storia è percezione, è coscienza , è consapevolezza di quanto è stato percepito, vissuto, agito e prodotto nel passato e di quanto si continua ancora oggi a percepire, ad agire ed a vivere nel contesto del microcosmo paesano, anche attraverso i riflessi ed i condizionamenti del macrocosmo politico e culturale nazionale ed è pure, forse, una possibile ipotesi di proiezione per il futuro. In altre parole, per quello che ci compete, e rifuggendo da qualsiasi retorica, la “storia” (Historia magistra vitae, Cicerone) dal punto di vista socio-antropologico è ricordo, memoria, amore, attaccamento al passato e al vissuto del proprio territorio. È decostruzione e costruzione, insieme, di tutto quanto è intenzionale oppure spontaneo, causale o casuale, è personalizzazione e identità della fattità. Senza dubbio è il risultato retrospettivo della libertà dell’agire, coinvolgimento per interesse, è anche misurazione e partecipazione spirituale, puntuale e corale consapevolezza esistenziale, fede, quindi legame, linguaggio, conservazione doverosa della dimensione umana, civile e religiosa. Fiducioso e con soddisfazione, rispetto alle mie timide aspettative, ho raccolto “plurali segni dei tempi” del nostro cospicuo, ben diversificato e ricco territorio comunale: antropico, fisico e culturale.
Dunque, un territorio – molto ricco di espressione autoctona: intellettuale, popolare, contadina e di folklore – ampiamente umanizzato.
Pertanto, in quanto custodi di civiltà (consapevoli e fieri di essere discendenti dell’antica e feconda Magna Graecia) rendiamo omaggio ai nostri antenati ed a tutti i contemporanei per la civile e salutare conservazione dell’ambiente territoriale, e della spiritualità dimostrata e decorosamente implementata con costanza nel corso del tempo, depositari di grandi gesta, di grandi talenti, di esperienze e di costumi esemplari, di immagini della mitologia e di simboli, di leggende, di grandi ideali civili e militari, e cultori delle arti.
Tali peculiarità valgano per tutti noi e per il futuro, in quanto monito e incoraggiamento, per cose sempre più grandi, più interessanti e umanizzanti, più belle e prestigiose, che lasciano pur sempre un certo alone di velata nostalgia.
I profili così realizzati, sia dei singoli personaggi, e di alcune famiglie – ove possibile con relativi alberi genealogici – che hanno offerto la loro disponibilità e l’impegno di collaborare per la raccolta dei dati, non sono e non rappresentano a totalità di quelli esistenti tra i cittadini montalbanesi, bensì sono soltanto quelli che mi è stato possibile contattare e parlare, conoscere, intervistare, acquisire notizie e anche documenti direttamente. Va pure detto che i vari profili, così raccolti, meritano senza dubbio una ulteriore ricerca di dati, dei fatti, delle azioni, rispetto alle mie annotazioni e, per questo motivo, sarebbe interessante, possibilmente, una rivisitazione ulteriore, ed un approfondimento dei relativi contesti di vita di ognuno, in modo più esaustivo e sistematico, ossia in modo più mirato, investigando nei rispettivi ambiti e contesti di ciascun personaggio (a volte anche di livello altamente specialistico) e delle relative famiglie.
Con la presente ricerca ho appreso che la memoria, la cultura e l’identità di una comunità (e nella fattispecie della comunità montalbanese) offrono un approccio, una visione d’insieme ed un percorso molto interessante di percezioni, di sensazioni, di conoscenze, di immagini, di vissuti, di pensiero, di motivazioni e di opere che lasciano, contestualmente, trasparire le molteplici direttrici evolutive sociali, e quindi la promozione e lo sviluppo conquistati e maturati nel tempo dall’intera comunità. Si tratta di “mondi diversi”, l’uno dall’altro, ma interagenti e, per questo, davvero molto interessanti nella loro intrinseca soggettività, da poter, magari con altrettanta buona disponibilità e volontà, esplorare ed implementare ulteriormente.
È un auspicio!
Cosimo D. Pascarelli

Specifiche

  • Pagine: 340
  • Anno Pubblicazione: 2019
  • Formato: 17x24
  • Isbn: 9788894383201
  • Prezzo copertina: 20,00

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